OMELIA DEL 30 MAGGIO 1982 - h 11:15

Due parole di commento appena.

Dice San Paolo, qui, che nessuno può dire “Gesù è Signore”, quindi confessare la verità di Gesù, se non sotto l'azione dello Spirito Santo. Questo è molto chiaro. Nessuno potrà dire con fede “Gesù è il Signore” se non sotto l'azione dello Spirito Santo.

Il vangelo dice – specie questo per noi sacerdoti – “Ricevete lo Spirito Santo. A chi rimetterete i peccati, saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi”. La questione non è tanto semplice, vero, perché San Paolo, come del resto il vangelo di San Giovanni, sono due grossi apostoli; San Paolo dice che nessuno può dire nemmeno che Gesù è il Signore senza che lo Spirito Santo glielo suggerisca, che perciò sia lo Spirito Santo che lo illumini. Di più annuncia, tra l'altro, che vi sono tanti carismi, una diversità di carismi, però uno solo è lo Spirito che li fa.

Ora io che vi parlo, essendo ordinato sacerdote, ho avuto le stesse parole del Signore: “Ricevi lo Spirito Santo. A chi rimetterai i peccati, saranno rimessi, a chi non li rimetterai, resteranno non rimessi”. Però San Paolo aggiunge come una preghiera, vero? E cioè che insieme alla Chiesa, si pensi a questa diversità, a questa moltitudine di doni, qui ne accenna alcuni. Prega la Chiesa, proprio al principio, vero, l'abbiamo letto nella preghiera stessa. “Dio diffondi nel mistero della Pentecoste, santifica la Tua Chiesa in ogni popolo e nazione e poi continua oggi, nella comunità dei credenti, i prodigi che hai operato agli inizi della predicazione del vangelo”. Ma sono parole grosse, sapete! In sostanza, la Chiesa prega lo Spirito Santo che, senz'altro, cominci la storia dei miracoli come all'inizio della Chiesa. Lo Spirito Santo, ce lo annuncia qua San Paolo ed il vangelo, l'abbiamo ricevuto. Allora che cosa succede?

Potrebbe essere un mistero, certo, in gran parte nella sua profondità è un mistero, ma, oltre al mistero c'è qualcosa di spiegabile. C'è di spiegabile proprio questo. Noi siamo dispensati dall'usare lo Spirito Santo che abbiamo ricevuto? Se non siamo dispensati dall'usarLo, ed è chiaro che non lo siamo, altrimenti Dio ci avrebbe dato un dono del quale noi ne faremmo volentieri a meno. Se una giovane sposa o fidanzata, ricevesse un anello prezioso, bellissimo, con un brillante eccezionale, io non lo so descrivere perché, qualcosa ho visto in giro, ma poi non so se siano veri o no. Comunque, ricevesse un tale dono e quella lo buttasse da una parte “non me ne faccio niente”. Scusate, voi direste: “o questa è matta o colui che le offre questo anello, è meglio che non si faccia più vedere”. La situazione per noi, non è uguale, è peggiore. A noi non dà un brillante, un anello; ci dà il carisma, il dono del Suo Spirito, che viene dentro di noi. O è bugiardo Lui o non sappiamo fare noi.

Ora se noi abbiamo il coraggio di dire che il Signore è bugiardo, noi diciamo una bestemmia molto grossa, vero? Perché dirlo ad una persona offende già, ma dirlo al Signore è grosso, vero? Quindi il Signore non è bugiardo. Anzi, tra l'altro, questa specie di dono lo precede con parole molto stupende, che usiamo forse abitualmente senza pensarci, “pace a voi”. Pace a voi. Ma cos'è la pace? Abbiamo avuto la pace? Dove sta di casa la pace? Dove sono le espressioni della pace? Chi è che ci parla di pace? Chi è che vive nella nostra pace e noi nella sua pace, chi?

Badate bene che noi, senza escluderci, ma il mondo intiero è realmente senza pace. Se è senza pace, come fa a ricevere lo Spirito Santo? Lo Spirito Santo soffia dove vuole, quando vuole, nella direzione che vuole e questa sapienza, di azione dello Spirito Santo, è una stupenda cosa, meravigliosa. Allora la prendiamo sul serio, la prendiamo come passatempo questa parola che io ho detto? Non è il caso di prenderla per passatempo, non per me, per conto mio potete pigliarla pure per passatempo, io non sono un tipo che si offende perché non ho nemmeno la dignità per offendermi. Tra tutti, se il Signore rivelasse la situazione di ciascuno di noi, attualmente, indiscutibilmente, senza sciocche espressioni di inutili umiltà, forse sarei il peggiore. Quindi non mi posso escludere nemmeno io.

Allora non prendiamo tanto coraggio insulso da insultare lo Spirito di Dio. La pace sia con noi. Va bene. La vogliamo? La vogliamo e la attuiamo spegnendo capricci, sentimenti, eccetera, i quali più che vergogna, sono un autentico campo di battaglia che satana, Satana, il giorno di Pentecoste parlare di Satana? Eppure satana si intromette ed impedisce che questa parola di pace, realmente pace, quindi non solo parola, ma questo cachet, questo sacramento che contiene la pace, buttato là con energia dall'altare, faccia effetto.

Allora cerchiamo di non dargli ascolto, a Satana. Che noi si sia posseduti da eventuali antipatie, da eventuali prevenzioni, che si sia posseduti da un senso di disgusto per qualcosa che non è stato fatto bene nei nostri o nei riguardi altrui, o peggio ancora in quelli di Dio, siamo d'accordo. Se foste sacerdoti voi, mi inginocchierei per domandarvi l'assoluzione, perché tutti ne abbiamo bisogno. Ma deciso questo, deciso questo, la serietà di ricevere la pace di Dio, noi con altrettanta serietà e direi allora, insieme alla pace, col possesso della pace di Dio, con prepotenza, domandiamo lo Spirito del Signore. Noi vogliamo lo Spirito del Signore, perché? Perché senza di Lui è la morte. È Lui che alitando il Suo Spirito, ha creato. È Lui che ritirando questo alito, viene la morte perché è Lui la vita. Non ha detto: “Io sono il simbolo della vita. Io sono un missionario della vita. Io sono incaricato della vita.” Ma ha detto: “Io sono la vita”. Quindi la vita è a Lui consustanziale. Dire vita e dire Gesù, Signore, è la stessa cosa.

Quindi noi pregando Lui, ricordando Lui, facendo il Suo nome, basandoci sulla pace che ci ha dato, noi riceviamo abbondante la vita. E la vita, fino a prova contraria, è una sola cosa: è lo Spirito e lo Spirito viene da Lui che è Dio, perciò è lo Spirito di Dio.

Allora l'abbiamo? Ma, combinazione, avremmo mica bisogno di far ginnastica, di esercitarci un po' in questo Spirito che avendoLo non Lo adoperiamo? Lo Spirito di Dio non arrugginisce, questo è chiaro. Non è soggetto alle tarme, nemmeno ai ladri. Sì, c'è stato, classico quello, vero, in croce, il cosiddetto “Buon Ladrone” che disse: “Signore ricordati di me quando sarai nel Tuo regno”. Il Signore rispose: “Oggi, oggi stesso sarai con Me in paradiso”. Quell'assassino! Quell'assassino si sente dire: “Oggi, oggi stesso sarai con Me in paradiso”. Ma allora lo Spirito del Signore agisce terribilmente.

Non aggiungo altro perché abuserei della vostra pazienza, ma è anche per me, credetelo pure, uno sfogo di confidenza non solo, ma di meditazione. Ho bisogno anch'io di pensarci, mica solo voi.

Allora preghiamo il Signore che in questo giorno solenne, cambiamo persino il colore della veste che si indossa, la pianeta, cambiando colore dal bianco, segno della purezza infinita, dal penitenziale colore violaceo, segno della penitenza da fare, dal colore verde, segno della speranza indelebile, il colore rosso segno del Suo eterno amore. Quindi oggi, nella veste persino esterna, in nome ed in forza del Suo amore, Gli chiediamo: “Signore dacci abbondante il Tuo Spirito che operi profondamente nel nostro povero cuore, nella nostra anima assetata di pace e di bene”.

Credo in un solo Dio…