OMELIA DEL 13 MAGGIO 1979

 

Scegliamo da questo Vangelo complicato, che è ricco di storia e avrebbe bisogno di molte spiegazioni, ma scegliamo la parte adatta al nostro giorno perché oggi 13 maggio è la festa di qua, ma non è una festa soltanto attorno ad una specie di statua, per quanto bella possa essere, eccetera. È una festa intorno a una Persona viva e la Persona viva è la Madonna la quale, se non lo sapete, è presente anche ora.

La Madonna ha parlato.

Ha parlato anche ieri. E che cosa ha detto?

Quello che ha ripetuto a La Salette, quello che ha ripetuto a Lourdes, quello che ha ripetuto a Fatima, quello che ha ripetuto a Roma alle Tre Fontane e ad altri posti.

E che cosa ha ripetuto? Perché non si sa?

Ecco il punto grave: perché non si sa.

E chi sono gli informatori di queste notizie?

Ecco il punto grave: chi sono gli informatori di queste notizie.

Se questi informatori hanno una dignità?

Ecco il punto grave: hanno una dignità.

E non hanno parlato?

Ecco il punto gravissimo: non hanno parlato.

E allora? Allora parlo io.

La Madonna ha detto che i tempi sono tristissimi.

Il momento è grave e domanda per l'ennesima volta penitenza, penitenza, penitenza, penitenza; preghiera, preghiera, preghiera, preghiera.

È inutile far circoli quadrati, convegni, raduni, discorsi, conferenze, pranzi di lavoro, eccetera.

Diceva bene il buon Enrico Medi, il grande professore: “Se voi Sacerdoti avete da correre con la 1100 o con la lambretta, o che so io, per commissioni, sappiamo farlo noi! Se voi avete da fare qualcosa di materiale per aiutare eccetera, organizzare, lo possiamo fare noi; ma noi non possiamo fare quello che con autorità, con forza, potete fare voi: la vostra preghiera presente e continua quasi, attorno al Cristo Gesù Sacramentato e ai piedi della Sua Santissima Madre.”

Il sacerdozio oggi deve pregare più di prima, e deve sentire la gravità del momento. Se non la sente la responsabilità di ciò che avviene per tre quarti, è la sua; parliamoci chiaro.

Allora dinnanzi a questi voleri sapienti grandiosi, decisi e infallibili della Madonna, non ci rimane che essere noi, piccoli, deboli, inginocchiati, devoti veramente affezionati e sinceri e dire:

Vergine Santa se nessuno Ti ascolta, Ti ascolteremo noi.

Accetta tutto il complesso inevitabile e continuo dei nostri giorni dolorosi.

Accetta le nostre ansietà.

Accetta le nostre perplessità.

Accetta i nostri dubbi.

Accetta le nostre distrazioni.

Accetta le nostre confusioni.

Guarda e accetta le nostre tribolazioni finanziarie e fisiche.

Accetta tutto o Vergine Santa.

E accetta anche la nostra povera e umile presenza che ben poco direbbe se non fosse per la Tua carità.

Te l'offriamo, o Vergine Santa, per l'espiazione di quel peccato che dura da troppi anni e che permette che sia dimenticata la Tua adorabile Parola, la Tua grandiosa missione di Madre di Dio e Madre della Chiesa.

Accetta, o Vergine, quest'offerta fatta con un sentimento quasi di prepotenza, dettato da un affetto che non ha limiti.”

E la Madonna, la Madonna accetta, ve lo garantisco io che lo accetta.

E che ne fa. Che ne fa?

Non sapete che cosa vale un'offerta ricca di dolori e di tutta una vita?

Non sapete che cosa vale un'offerta ricca di preghiera e di sincerità?

Soprattutto di sincerità! Non c'è bisogno di fare un corso specifico all'Università per laurearsi in potestà di preghiera!

Quante volte l'umile preghiera di una povera creatura ha servito ad una salvezza enorme!

Del resto anche la Madonna ci ha dato il Suo esempio.

Che preghiera ha fatto la Madonna? Lo sapete voi?

Ha pregato.

La prima preghiera che ha detto:

“Ecco la Serva del Signore; sia fatto di Me quello che Lui dice, come Lui vuole.”

La prima preghiera solenne, pubblica dinnanzi all'Angelo che Le annunciava il grande mistero della Sua Maternità Divina.

Pregare con semplicità, con apertura di cuore, usciranno magari dei mezzi spropositi; la Madonna gradisce anche i mezzi spropositi purché ci sia quell'apertura di cuore, quella semplicità che oggi manca nel mondo e che costituisce la macchia ufficiale estesissima, vergognosa, profonda in tutta l'umanità.

Oggi la vita è un mare di bugie: in nome degli uomini, in nome delle armi, in nome degli interessi, in nome della carne, in nome degli egoismi e anche in nome di Dio! Pieno di bugie!

Non si può mentire davanti a Dio!

In questa Santa Messa noi saremo sinceri, fate pure tranquillamente le vostre Comunioni senza scrupolo; mangiatevi il Cristo e dite a Lui che Gli volete bene anche se non siete capaci. Dite che volete riparare questa lacuna vergognosa e infernale e, se vi capita di avere un sentimento tutto particolare, abbiatelo per il nostro amatissimo e Santissimo Padre, Papa Giovanni Paolo II il quale governa attualmente la Chiesa con tanto dolore e tanto entusiasmo, con tanta sincerità e tanta bontà.

Pregate per il Papa.

Sarà un piacere enorme che fate al Cuore della Vergine!

I tempi sono gravi.

Non le dimenticate queste parole: i tempi sono gravi.

Sarebbe tempo di finire il carnevale che gira in continuazione, ma soprattutto ripeto, di estinguere la bugia che macchia tutta quanta la vita.

Allora abbandoniamoci con filiale tenerezza, con vera convinzione e confidenza e con tanta, tanta, tanta fiducia sul Cuore benedetto della Madre nostra.

Dopo la Messa leggeremo la supplica al Suo Cuore Immacolato per la salvezza di tutto il mondo, ma soprattutto della nostra povera Patria: quest'Italia. Quest'Italia che ha avuto i doni più grandi di Dio!

La più grande reliquia della Passione del Cristo: la Sindone.

Il più grande palazzo che si possa pensare: l'umile casa di Nazareth a Loreto.

La più grande cattedra di verità e di salvezza che è quella di Pietro: la Santa Sede.

Preghiamo che sia santa sul serio perché anche lì si pecca.

Allora, con questi doni che la Madonna ha fatto, preghiamoLa che non si penta di averli fatti all'Italia, forse qualche popolo più semplice e più devoto li avrebbe meglio meritati.

Ma preghiamo che la Madonna abbia misericordia di questa imbecillità che gira danzando attorno ai doni di Dio come se fossero delle sciocchezze trascurabilissime.

E preghiamo soprattutto offrendo la Vittima dell'Altare che io consacrerò ora: Cristo benedetto, immolato ancora una volta sulla Croce, che spande il Suo Sangue e dona il Suo Corpo, Anima e Divinità per la nostra salvezza.

E siate contenti, perché la vocazione cristiana vi ha portato su questa terra benedetta dove la Madonna un giorno dirà tante cose, e riposatevi in pace su questa dolce luce che la Vergine Santa ha sparso su questo Sacro Monte.

Ed ora preghiamo.


Credo in un solo Dio…