OMELIA DEL 14 GIUGNO 1981 – ore 10.30

 

Care bambine, oggi è veramente la vostra festa, festa perché avete sentito un pochettino anche dalla lettura: “chi crede nel Signore ha la vita” ha la vita e poi muore: no: ha la vita per sempre. E qui il Signore parla proprio della vita, non solo nel tempo ma nell'eternità, cioè, come si dice popolarmente, nel Paradiso.

E il Signore, per fare questo, che cosa ha fatto? Ha mandato il Suo Unigenito Figliolo permettendo un grande mistero, di rivestirsi della carne umana e farsi Uomo, nel Seno della Vergine Maria, per cui oggi è festa della Santissima Trinità, cioè Iddio, Tre Persone uguali e distinte ma un solo Dio. Io non ho per voi bambine, il momento adatto per parlarvi di questo: è il grande mistero. E per fortuna è un mistero. Perché senza mistero saremmo degli autentici infelici e avremmo consumato, in pochi minuti, quello che si conosce e basta. Ma Dio essendo infinito non è possibile conoscerLo in continuazione, totalmente, ma si conosce in modo infinito. E per questa conoscenza, il Signore ci lascia la gioia di essere salvi. Sta a noi ad essere salvi, ma di essere salvi per poterLo vedere, sentire, penetrare, comprendere in continuazione nel Cielo.

La verità di oggi che viene dal Vangelo, è che con questa fede, noi abbiamo la luce. E con questa luce noi crediamo il grande mistero che oggi, bambine care, è la vostra stessa vita. Si dice il più bel giorno della vostra vita. È vero. È vero.

Non c'è nemmeno l'ombra della bugia e nemmeno dell'esagerazione. Chi non ha fede può pensare questo ed altro, ma se qualcuno non avesse fede sarebbe meglio che se ne vada di Chiesa perché non serve a niente. Ma per chi ha fede, questo è il più grande giorno della vita e il più bel giorno della vita. Perché? Ma perché, la cosa è molto semplice, molto semplice perché oggi, voi bimbe, ricevete per la prima volta la possibilità e la realtà del Signore dentro di voi. Ma non soltanto il Signore, Dio meraviglioso, immenso più dell'universo che è dentro di voi, ma è della Sua incarnazione, fatto Uomo. È questo il grande mistero anche, e allora Lui ha fatto il sacramento nel quale c'è Corpo, Sangue, Anima e Divinità del Cristo. È questa meravigliosa essenza che entra dentro di voi. E allora è come il sole, quando viene il sole, anche ora, magari farà un po' troppo caldo. Ma quando viene il sole è pieno di vita, non manca la luce, la vegetazione si veste meravigliosamente nella freschezza della sua forza e della sua fecondità, i fiori sono tutti splendidi, perché? Perché il sole, se non ci fosse il sole sarebbe un mare di ghiaccio e basta. Ora noi non siamo destinati a un mare di ghiaccio, noi siamo destinati a un mare d'amore e noi entriamo in questo mare d'amore.

Santa Caterina da Siena fin da bimba come voi, da bimba come voi, usava dire che il Signore è l'oceano immenso dove vivono e si nutrono le anime. Certo. Pensate a una specie di figura, di immaginazione vero, che i pesci siano dei viventi come l'uomo, non lo sono, ma un'immaginazione. Dove vivono? Nell'oceano. Se li tirate fuori dall'acqua muoiono. Vivono in questo oceano, senza misura, senza ostacoli, da un lembo all'altro di quella parte di oceano che più piace, che più si addice alla loro vitalità e al tempo stesso alla loro debolezza. Vivono dell'oceano.

Noi assai più dei pesci, e meglio certamente, noi viviamo nel grande oceano di Dio che è infinito: è Lui l'oceano infinito. È un oceano d'amore. Si va' dove si sta meglio, dove più si può pregare, dove più si può capire, dove c'è un po' più di conforto, dove si sente più vita, insomma dove meglio ci conviene. Dio ci lascia pienamente liberi, tanto è vero che ci lascia liberi che vi dà oggi la libertà gloriosa di riceverLo nel vostro cuore e riceverLo come cibo perché Gesù l'ha detto quando parlava alla popolazione di Cafarnao. Diceva: “Il Mio Corpo è veramente cibo, il Mio Sangue è veramente bevanda, chi mangia della Mia Carne e beve il Mio Sangue avrà la vita in sé”.

Voi state ricevendo oggi, per la prima volta, il germe infallibile ed eterno della vita, bambine care. Per cui, a Lui che capisce tutto, potete fare tutte le vostre confidenze. Soprattutto, fin da ora, imparare ad abbandonarvi nelle Sue braccia, nella Sua tenera comprensione, nella Sua meravigliosa onnipotenza e nello splendore del Suo amore infinito che quando si sbaglia un po', si chiama misericordia, debolezza del cuore. Vuol dire debolezza del cuore. Allora quando noi si sbaglia, il cuore di Dio assume una debolezza, specialmente se lo sbaglio è di bambini, di bambine, allora è uno sbaglio infantile e Dio prende una tenerezza che è come una debolezza, che perdona tutto. Al tempo stesso quando ci sia il delitto, il male deciso, Dio prende tutta la Sua Maestà e difende la Sua creatura all'indicibile.

Pensate che delle bimbe come voi sono state prese e morte Martiri nell'antica, o se volete, lunga persecuzione della Chiesa di quattro secoli. E come vivevano queste bimbe? Della comunione, dell'Eucaristia. C'è per esempio, un campione, il campione chi è? Beh, è rivelato così, è San Tarcisio, il bambino il quale, il quale volendo con tutto il cuore render felici le creature come lui, soprattutto, ma anche gli adulti, riceveva un piccolo, come si dice, una piccola teca d'argento e dentro, il Pontefice nelle catacombe, nelle catacombe cioè nascosti, metteva il Signore che voi oggi riceverete. E Lo portava, San Tarcisio, Lo portava ai bimbi preparati, Lo portava ai martirizzati dal dolore, dalla persecuzione, da tutte le parti. Poi venne scoperto. Venne assalito ed ebbero la coscienza diabolica di ucciderlo e uccidendolo vedere che cosa aveva nelle sue mani. Ma mentre lui, ucciso, si rivestiva di gloria e diveniva San Tarcisio, gli altri erano demoni, delusi completamente perché dalle sue mani era sparita la teca, il Santissimo e tutto. Dove era andato? Dio solo sa dove portarSi.

Quindi, io non ho tempo, ma miracoli su questo punto vi sono in abbondanza.

E allora, bambine care, oggi preparate il vostro piccolo cuore. Dite al Signore che avete la volontà di volerGli bene, che avete il desiderio di poterLo conoscere come purtroppo non si conosce e che avete anche un altro desiderio: quello di sentire anche sensibilmente, la tenerezza del Suo amore allora che viene da voi. Per questo preparatevi serenamente, affettuosamente ed io vi consegnerò questa meravigliosa vita, questo stupendo cibo, questa grandezza infinita di Dio che vi renderà oggi veramente santificate dalla Sua presenza e domani sempre difese nella vostra buona volontà.

Certo, un propositino piccolo piccolo ma importante, è logico che dobbiate ricordare i vostri cari, ma questo è chiaro, che vi stanno a cuore e quelli anche più lontani, ricordate anche i bimbi abbandonati, i bimbi poveri, i bimbi uccisi in tutti i modi, ricordate anche loro; che il Signore abbia pietà e tenerezza per loro sempre. Ma un piccolo proposito, bello bello e breve breve: “Signore dacci la grazia di essere sempre buone come in questo momento e proteggici sempre nella nostra vita da ogni insidia e da ogni male e così sia.”


Credo in un solo Dio...