OMELIA DEL 13 MAGGIO 1982

Dire che oggi è la nostra festa, è una parola perfettamente inutile. È invece utile assai quello che debbo dirvi.

Nel santo vangelo, di Luca, l'Evangelista parla di un qualcosa di molto strano e il molto strano è che si recarono a Gerusalemme con Gesù, in comitiva di parenti. I parenti erano da parte di Giuseppe, di San Giuseppe. Però, passata la festa, tornavano a casa. Questo non è molto strano. Quello che è strano è che si accorgono che Gesù non è con loro. Evidentemente la confusione enorme del popolo religiosamente attaccato al proprio tempio, la confusione enorme rendeva possibile il pensiero che il Giovane Signore, che osiamo chiamare Figlio di quei genitori, ed il Genitore non era che lo Spirito Santo e la Vergine Benedetta. San Giuseppe non era che l'autorevole e purissimo custode della Sacra Famiglia. Non Lo videro, Lo cercarono e tornarono in Gerusalemme per ricercarLo lì. Lo trovarono poi nel tempio. Al vederLo così, la Mamma interviene, perché non interviene San Giuseppe? Perché era soltanto il custode, Maria invece era la Madre di Gesù con una importanza colossale.

Io qualche volta ho accennato a questo mistero. Mi piace accennarlo anche oggi perché è una tradizionalissima data ormai non solo a Fatima o da altre parti, ma anche a Monte Fasce. Mi permetto, o se volete meglio, mi prendo il gusto di toccare questo mistero. Il mistero è che Maria aveva una singolarissima posizione, tanto singolare da assomigliarLa al Signore Iddio. Era una Creatura, evidentemente umana, ma la dignità e la trasformazione in Lei, era avvenuta a tal punto che c'era una certa uguaglianza con Dio. Da che cosa avveniva quest’uguaglianza? Perché era Madre di Dio? Madre del Verbo fatto Uomo? Senza dubbio, questa è un'uguaglianza, condividere il potere creativo dell'Uomo che doveva nascere senza persona. Cristo Uomo non aveva persona. Voi sapete che cosa vuol dire persona? Probabilmente voi la confondete con qualunque essere che passa per la strada, quella è una persona. E perché è una persona? Cosa vuol dire questa parola “persona”? Vuol dire centro di attribuzione, che tutto ciò che lui compie, tutto ciò che lui pensa, tutto ciò che egli attiverà, renderà vivo, eccetera, il centro di attribuzione è lui. Questo centro di attribuzione si chiama “persona”.

Ora in Cristo Gesù, come Uomo, non c'era persona. C'erano le due nature, misteriosamente e meravigliosamente unite: la natura umana e la natura divina creata direttamente dallo Spirito di Dio che adombrando la Vergine, trasse dalle carni di Lei le carni del Cristo, che sarebbe stato l'Uomo-Dio. Ma la Persona era una sola: era quella di Dio. Lo Spirito Santo, Dio Padre: tutto Dio.

Ora capite bene quale era la dignità e la grandezza di Maria, tanto che alcuni Padri e teologi, hanno definito la Madonna “Complementum Trinitatis”, il complemento della Trinità. Tanto che il grande dottore, San Bonaventura, chiama la Madonna “Capolavoro di Dio”. Voi capite bene che se Dio ne potesse fare un altro, non sarebbe più un capolavoro, sarebbero semmai due capolavori, ma non esistono due capolavori perché “capolavoro” significa una cosa sola, insostituibile, inimitabile perché è quello il capolavoro. La Madonna quindi è il capolavoro di Dio.

Il segreto di tutto questo avvenimento qual'è? Voi dite: “La maternità divina”. È vero fino ad un certo punto. La verità risiede in un'altra verità assai più profonda. La Madonna aveva fatto della Sua volontà, una identificazione con la volontà di Dio. Ecco la grandezza della Madonna, per cui non si erra quando si dice che facendo la volontà della Madonna, si fa esattamente la volontà di Dio. La persona della Vergine unisce la Sua volontà da farne idem, come si dice a volte “questo è idem”, cioè è la stessa cosa. Benissimo. Da fare l'identificazione della volontà di Dio. Questo è enorme: enorme. Ed è soltanto sotto questo aspetto che la sacra scrittura, in senso profetico, poteva dire che quando Dio studiava le fondamenta della terra, Lei era con Lui. Quando Dio parlava e creava I Suoi grandi progetti dell'universo, era con Lui. Quando Dio poneva le acque estese nel mare e quelle misteriosamente nei cieli, Lei era con Lui. Non è mica eterna? Sì, la Madonna è eterna. Anche noi siamo eterni. Abbiamo cominciato a vivere perché non eravamo, ma una volta vivendo noi siamo eterni. La Madonna non solo è eterna, ma per ragione della Sua identificazione con la volontà di Dio, per cui soltanto la volontà di Dio, notate bene questo, soltanto la volontà di Dio poteva creare l'Unigenito Suo Figlio, fatto Uomo: soltanto la volontà di Dio. Allora è chiaro che a questo soltanto, identificata la volontà della Vergine, con questo, diviene una Creatura che rasenta la gloria dell'infinito. Non è infinita questo è chiaro, non intendo essere eretico, però rasenta la grandezza dell'infinito. La Madonna quindi è enormemente grande.

Ma allora perché San Paolo dice una frase qua: “Figlio, perché ci hai fatto così? Io e Tuo padre, angosciati Ti cercavamo”. Queste parole sono di una sapienza enorme, hanno il senso spontaneo, grandioso, della rivelazione e della legge o meglio, della lezione che si dà ai maestri di Israele, ai padroni del tempio, al sacerdozio presente che interroga il Signore Gesù, che aveva appena 12 anni come Uomo. E cosa vuol dire? Molto chiaro vuol dire. Se la Madonna dà questa strana voce di ammirazione e di sorpresa, è perché con questa parola Lei ottiene una risposta indefettibile e meravigliosamente grande. Gesù risponde: “Perché Mi cercavate?”

I dottori del tempio sentivano bene queste parole. Già, perché Lo cercavano? Avevano ragione di cercarLo, è il loro Figlio. No. “Non sapevate che Io debbo interessarmi delle cose del Padre Mio?” La figura di San Giuseppe viene completamente annebbiata. Quell'uomo appare chiaramente il protettore umano della sacra famiglia.

La rivelazione è evidente. Un Giovanetto di 12 anni dice che è obbligato, deve interessarsi delle cose del Padre Suo, non delle loro, ma delle cose del Padre Suo. Quindi rivendica stupendamente la Sua natura, la Sua origine, la Sua missione, la Sua grandezza divina. Ecco il Cristo Uomo-Dio, ecco Dio fatto Uomo.

San Luca, da buon figliolo, mette delle parole alla buona. Sarei quasi quasi tentato di dare un consiglio a San Luca, di dire: “Potevi essere un pochino più preciso!”, perché dice una grande verità: che il Signore poi andò con loro a Betlemme, restando obbediente a loro. E questa era la fase, diremmo, molto limitata, ma molto espressiva di quello che è la caratteristica della disciplina familiare, dell'ordine morale, dell'unione familiare. Ma San Luca scrive delle parole che credo, se fosse qui presente, gli darebbe una ritoccatina, anche se ispirate! “Ma essi non compresero le Sue parole”. Poi, ad un certo momento dice che “Maria, Sua Madre, serbava tutte queste cose nel Suo Cuore”. Come faceva a serbare queste cose nel Suo Cuore se non compresero le Sue parole?

Quindi è molto chiara che la risposta pertineva alla rivelazione della Sua dignità di Dio, della Sua figliolanza diretta dal Padre Celeste e che il buon San Giuseppe non era che un amoroso e angelico custode. La Madre invece conservava tutte queste cose nel Suo Cuore. Le cose, se non sono state dette, quali cose? Che deve Gesù pensare alle cose del Padre Suo. Ma se Lei le custodiva nel Suo Cuore, vuol dire che queste cose la Madonna le sapeva e le custodiva nel Suo Cuore.

Allora il cuore della Madonna non è soltanto un cuore di una tenerezza indicibile, di una venerazione che deve godere ad ogni costo da parte di tutta la cristianità e anche di tutta l'umanità che non La conosce, sperando che almeno prima di dare l'ultimo sospiro di una vita che si spegne, conoscano questa verità. Ma la Madonna appare nella Sua grandezza, che è il nostro conforto. “Madonna, Tu sapevi tutte queste cose e le custodivi nel Tuo Cuore, allora ci custodivi anche noi?” La Sua risposta, per non essere lungo la dico in due parole, ma sarebbe dimostrabile chiaramente con i Vangeli.

La Sua risposta sarebbe semplicemente questa: “È per tale motivo che Io sono misteriosamente crocifissa con Lui sul Calvario. Sono scesa come morta nel Suo sepolcro, ne sono uscita viva come Lui risorto, perché Io sono la Madre dell'umanità, (Padre Raschi sta piangendo) perché sono la Madre della Chiesa, la vera Madre”. Ogni altra persona dovrebbe chinare il capo dinnanzi a questo Nome, perché una Madre di tale dignità è soltanto Lei e nient'altro che Lei..

Oggi allora è la festa del Suo Cuore, perché tutte le cose che riguardano l'intiera creazione, la grandezza dell'universo, la bellezza della nostra creazione, la grandezza dei nostri destini e la suprema gloria di Dio, sono vissute e vivono nel Suo Cuore. Ecco perché oggi la Madonna teneramente, ha rivendicato questa grande e meravigliosa venerazione del Suo Cuore.

Merita un brevissimo accenno, poiché non voglio essere né finto né bugiardo e nemmeno timoroso vanamente. Ma il 12 del mese di febbraio la Madonna ci disse chiaramente: “Pregate per il Santo Padre, perché cammina sull'orlo di un grande tradimento”. Mi pare che questa seconda e terribile forza di tentazione alla sua vita, sia più che sufficiente per spiegare questa Sua preoccupazione, questo Suo annuncio e questo Suo invito a pregare per lui. Poiché ha detto bene la Vergine Santa: “Questo Santo Padre, questo Giovanni Paolo II, è veramente un Angelo”. Ricordate bene.

Allora nella festa del Cuore Immacolato, mentre il Santo Padre (Padre Raschi è molto commosso) in Fatima sta ringraziando la Madonna per il secondo pericolo scampato e per la grandezza delle rivelazioni che certamente egli avrà, poiché scrisse, posso dire anche il nome, al buon Padre Pasquale, che fu una specie di direttore spirituale suo, inevitabilmente grande amico di famiglia e unito per i grandi misteri della consacrazione della Russia e del mondo intero, al Cuore Immacolato, ricevette questo Padre una lettera, poco tempo fa, da Lucia dicendo che aveva un'estrema urgenza di parlare con il Santo Padre di cose molto gravi. Io non faccio un funerale ora, prima di tutto perché si celebra una messa di festa in onore alla Madonna, ma non posso dimenticare che l'altare da dove io sto parlandovi e dove si celebra il santo sacrificio, ancora una volta, per l'ennesima volta vi ripeto: si riproduce il Calvario del Cristo. È qui su questo altare che tra pochi minuti il Cristo ancora ritorna sulla Sua croce, dona ancora il Suo sangue, opera ancora la nostra redenzione e ci attende come adorabile Amico nel mistero del sacramento che ne proviene e che si cela nel santo tabernacolo, che ci aspetta ogni giorno.

Pensate a questo meraviglioso appuntamento del Signore, pensateci. È nel tabernacolo. Non qui soltanto, ma in ogni chiesa dove con dovere e possibilmente con adorazione, si celebra e si compie questo grande mistero con l'adorabile conseguenza di un sacramento nel quale Dio può dirci: “Mi sono fatto pasto della vostra fame, Mi sono dato cibo a voi. Miracolo che supera ogni altro miracolo, che anzi ha esaurito la potenzialità del Mio miracolo, perché di più non potrei fare”. Tenete questo testamento nel cuore della Vergine che tutto sapeva e custodiva, che tutto ci ha tramandato e ci tramanda ancora.

Non vi meravigliate delle Apparizioni della Madonna. Parlano le donne di strada, parlano i ladri, parlano gli assassini, parlano i rivoluzionari, parlano i guerrafondai, parlano tutti i distruttori, perché non può parlare Dio e la Vergine Santa? Pensateci bene e adorate questo mistero meraviglioso, ringraziandone Dio e abbandonandovi nelle mani della Vergine. Per cui noi faremo una semplice consacrazione. Consacrazione a Lei, a fine Messa, e così avremo compiuto una bella giornata in onore del Suo Cuore meravigliosamente buono.

Credo in un solo Dio