IL ROSARIO VIVENTE

N. 2 - ANNO IX - FEBBRAIO 1956

MISTERI DOLOROSI

1° MISTERO DOLOROSO

Nel primo mistero doloroso si contempla l'orazione di Gesù nell'orto degli ulivi.

Gesù prega nell'orto mentre l'ora terribile del tradimento di Giuda sta per scattare definitivamente.

Attorno alla Sua persona non c'è nessuno; neppure i fedeli apostoli che si sono addormentati. Nella Sua mente insiste l'angoscia della prossima flagellazione, crocifissione e morte.

A pensarci bene è il momento in cui a un uomo dovrebbe schiantarsi il cuore per la disperazione. Ma questa non si verificherà in Gesù, perché la fede nella santità della Sua missione lo sostiene.

Come Uomo prega e come Dio interviene. Il fisico d'un uomo potrà anche dissolversi ma se, davanti alla acerbità della vita c'è una speranza e un cuore che ancora sa pregare, ogni difficoltà, che di fronte al calcolo poteva sembrare insormontabile, sarà appianata; e il prezzo del dolore quanto più sarà elevato tanto più avvicinerà alla gioia eterna.

2° MISTERO DOLOROSO

Nel secondo mistero doloroso si contempla Gesù flagellato alla colonna.

È l'assalto degli uomini vigliacchi contro chi non può difendersi.

La barbarie di ogni tempo giunge a queste affermazioni. Se a quei tempi e nei riguardi di Gesù potevano essere scusate le ciurmaglie giudaiche a causa della loro ignoranza, oggi chi ripetesse, seppure solo moralmente, la flagellazione di un fratello non avrebbe la più semplice attenuante.

Allora Gesù poteva ancora sembrare un sovvertitore della legge ebraica; oggi chi flagella il fratello cristiano è un autentico snaturato che cerca di non conoscere le più elementari leggi di natura.

È solo con un atto di riparazione e di amore che noi possiamo cancellare i colpi inferti sulle carni di tanti cristiani colpiti dalla spregiudicatezza degli snaturati.

3° MISTERO DOLOROSO

Nel terzo mistero doloroso si contempla la coronazione di spine.

Oltre ai maltrattamenti anche lo scherno e, per di più, a base di sangue.

Non potrebbe bastare la morte per un malfattore? No! Bisogna straziarlo.

È la legge di coloro che ripieni di libidine non sanno compiere un atto crudele senza ricercare la finezza della crudeltà. La coronazione di spine è l'espressione di un animo deciso a sfogare tutta la miseria che racchiude fino all'ultima forza.

Ci sono, tra gli uomini, questi esseri abominevoli. È dovere di chi li sa scorgere trattenere la loro mano con una continua preghiera a Dio affinché la Sua misericordia infinita li ravveda almeno nell'ultimo momento di questa vita terrena.

4° MISTERO DOLOROSO

Nel quarto mistero doloroso si contempla il viaggio di Gesù al Calvario.

Solo poche anime pietose accompagnano il viaggio di Gesù con le lacrime. I più sono dei bestemmiatori arrabbiati che ad ogni caduta di Gesù ne approfittano per ripetere iniquità su iniquità.

Ma è possibile che la maggioranza dell'umanità debba appartenere al regno delle bestie e che la pietà sia la caratteristica dei pochi?

Di fronte all'ingiustizia l'uomo deve saper decidere, a costo della derisione e del linciaggio, verso la pietà. Non si sbaglia mai a parteggiare per il debole, tanto più quando costui soffre di ingiustizia.

Se l'umanità sapesse ricordarsi di non fare agli altri quello che non vorrebbe fosse fatto a se stessa, potrebbe essere certa di assicurarsi la misericordia di Dio. Ma purtroppo dimentica e non vuol sapere. Ragion per cui Dio dovrà giustamente provvedere dimenticando la sua infinita Misericordia.

5° MISTERO DOLOROSO

Nel quinto mistero doloroso si contempla la crocifissione di Gesù.

Gesù ha dato tutto per la Redenzione. Più della vita cosa si può dare?

Non è da credere che Dio, chiamandoci i Suoi collaboratori nella Redenzione, richieda da noi il martirio. Il martirio di sangue è un'eccezione.

Ma ciò non toglie che si debba avere come uno dei fini della nostra esistenza di non lasciare nulla di intentato per la salvezza dell'umanità. Ciascuno come Dio vuole.

Abbiamo molte risorse per questo scopo e talune rasentano la morte. Fuga del peccato, spirito di abnegazione, altruismo eccetera. Tutti capitoli della grande vicenda della vita umana.

La Vergine Santissima ha speso tutta la sua vita con queste caratteristiche, immolando la sua volontà a quella di Dio, senza subire il patibolo della croce di legno.

L'esempio della Corredentrice del genere umano, valga a noi per una decisa azione nel quadro della Redenzione dell'umanità.