IL ROSARIO VIVENTE

N. 3 - ANNO IX - MARZO 1956

MISTERI GLORIOSI

1° MISTERO GLORIOSO

Nel primo mistero glorioso si contempla la risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo.

La vertiginosa vita che ci coinvolge in una distrazione senza limiti, può essere la nemica più temibile del nostro spirito rendendolo ottuso alle belle concentrazioni religiose.

Si è ammalati di distrazione.

Si è morti di distrazione.

Bisogna guarire.

Bisogna risorgere.

Gesù risorto da morte può, nella sua infinita potenza e carità, farci il favore di applicare il suo amore potente, l'opera della nostra risurrezione.

Perché, è vero che anche noi, come Gesù risorgeremo dopo morti, alla fine del mondo. Ma che vale risorgere nel corpo se non si ha soprattutto un'anima che è risorta dal male?

Con un'anima morta al soprannaturale, alla Grazia di Dio, anche il corpo risentirà della morte del peccato e l'inferno diverrà la sua patria.

Un'anima risorta alla Grazia porterà in Cielo anche il corpo.

La risurrezione dell'anima dal peccato è il segreto dell'amore e della perenne felicità.

Prega in questo mistero per ottenere dalla Provvidenza la rinascita al bene.

2° MISTERO GLORIOSO

Nel secondo mistero glorioso si contempla l'ascensione di Gesù al cielo.

Ascendere vuol dire salire dal basso in alto.

Però è chiaro che l'essenza dell'ascensione è intellettuale, morale e religiosa.

Uno può ascendere discendendo.

Quando la Madonna era nella Sua povera casa di Nazareth, fisicamente si trovava a terra terra, ma la Sua mente, il Suo cuore, la Sua anima erano una continua ascensione di pensieri e di affetti.

Quei santi che scendevano nella solitudine delle grotte, man mano che il loro piede discendeva nell'isolamento, la loro anima saliva alle felici intimità con Dio.

Tu puoi avere una attualissima ascensione, se ti attieni agli esempi della Vergine e dei Santi, che ti porterà lontano dalle bassezze e tristezze mondane.

In proporzione della tua ascensione spirituale avrai l'assunzione in cielo dopo la fine del mondo, anche con il corpo.

Ora applica la dottrina di San Paolo che diceva così: “La nostra conversazione è nei Cieli”.

3° MISTERO GLORIOSO

Nel terzo mistero glorioso si contempla la discesa dello Spirito Santo su di Maria Vergine e gli apostoli.

Come fu il modo con cui discese che lo Spirito di Dio?

Certo non fu soltanto esterno, quasi come una corazza di difesa ed una luce nel cammino, ma anche e soprattutto interno.

Lo Spirito Santo discese nell'anima.

Scese nella mente e la illuminò.

Scese nel cuore e vi creò una fiamma d'amore.

Scese nella volontà e la resa forte: eroica.

È quello che occorre a noi e di cui siamo terribilmente scarsi.

Se quando parliamo possediamo simili doni, la nostra parola è sicura e felice, il nostro apostolato è fecondo.

Bisogna rifugiarsi tra le braccia della Madonna e col Suo aiuto, invocare il dono dello Spirito Santo.

La tua vita ha più bisogno, assai di più, dello Spirito di Dio che del pane.

Lo Spirito del Signore deve essere il nostro pane quotidiano.

4° MISTERO GLORIOSO

Nel quarto mistero glorioso si contempla l'assunzione di Maria Santissima in cielo.

La Madonna sale ad altezze indicibili.

Il segreto del suo ascendere è il misterioso motore che è dentro di Lei.

Questo arcano motore è Dio che le vive in seno e che le ha procurato la pienezza della Grazia, cioè, della vita divina dell'immacolato Suo Cuore.

La cosa si è parzialmente ripetuta in un grande santo poco conosciuto: il Santo dei voli, Giuseppe da Copertino, il quale, al solo sentire il nome di Gesù, si librava in modo impressionante in alto e rimaneva lassù sino a che la voce dell'obbedienza non lo riportava a terra.

Questo mistero ha una profonda e sostanziale somiglianza con quello dell'Ascensione, poiché è sempre Dio che ascende e porta con sé la creatura che s'è a Lui affidata.

È il mistico sposalizio dell'Altissimo il quale ci trasporta nel suo Regno di pace e di bene.

Provati senza soste ad essere in unione con Lui e sentirai le misteriose spinte che ti portano al cielo.

5° MISTERO GLORIOSO

Nel quinto mistero glorioso si contempla l'incoronazione di Maria Vergine e la gloria degli Angeli e dei Santi.

L'incoronazione è il trionfo di un'opera.

La Madonna è il capolavoro di Dio, quindi è l'opera massima del Signore nell'ordine della creazione.

Dopo svolto il suo disegno, l'Altissimo incorona la Sua opera, il Suo capolavoro.

La nostra gioia è, oltre a tutto, di sapere che l'Incoronata ha il carattere di Madre di noi tutti.

La gloria della Madre è la gloria dei figli, per cui i figli saranno incoronati nella corona di Maria.

Così, incoronata la Vergine, si contempla la gloria dei figli che L'hanno seguita.

Il trionfo di Lei è il nostro.

Il Suo Paradiso è il nostro Paradiso.

La Sua eternità è la nostra eternità.

Lei è già arrivata; noi siamo in cammino.

Questo non bisogna dimenticarlo mai, perché forma l'unica e vera consolazione che ci può sostenere nel periodo della lotta per il Regno.

Pensaci e prega per la realizzazione di questo programma.