" L’INTERNAZIONALE AZZURRA" – MARZO 1951

IDEA CHIAVE
TECNICA DEL PADRE MASSIMILIANO KOLBE

Padre Kolbe aveva il gesto delle anime grandi, dei geni che, sorbendo il brulichio dell'analisi, lanciava l'espressione della sintesi, magari sotto forma d'una formula, o giù di lì.

Ecco la sintesi sull'attività dei Frati come lui la concepiva e la intravedeva

«Frati operai in un mondo operaio»

(Le fou de Notre Dame pag. 133)

Questa è la sua formula di vita religiosa per i bisogni dell'apostolato di oggi e di domani.

San Francesco nella Regola dice: «I Frati lavorino».

Forse molti, l'han dimenticato o non ne hanno compreso il significato.

L'opera di Padre Massimiliano s’afferma con i fatti e arrivò a porre in cuore questo quesito:

«Abbiamo noi il diritto di respingere i candidati che pongono come condizione di lavorare con questo semi pazzo, di Padre Massimiliano»?

D’altra parte egli protestava che avrebbe seguito tutti i loro desideri per fare la volontà dell'Immacolata, essi dovevano mettersi in condizione di favorire o di paralizzare la volontà della Madonna, e, dopo riflessioni su riflessioni, pensavano di lasciare al tempo il compito di sopprimere un tal lavoro. Ma il tempo darà oltre 700 Frati operai, e la formula diviene realtà.

Il medio Evo aveva, come dice bene la Winowska, creata una separazione di dignità tra i «Padri» e i «Fratelli» questi rappresentano una classe inferiore e vivono separati come in un mondo laico; San Francesco corregge tal concetto e lui stesso, pur essendo in sacris, rimane vicino ai «fratelli» come semplice fratello. Egli inizia nella vita veramente comune, l'abolizione di differenza di classe.

Nulla di più attuale, dal momento che il progresso della classe operaia è un fatto compiuto e che bisogna dargli un ultimo ritocco con un giusto orientamento, poiché «il vero progresso o è spirituale o non è»!

(Winowska)

Padre Massimiliano ha avuto il gusto, diremmo sacro, del pro­gresso, Egli sente il suo tem­po come uno «stanco» sente la purezza d'un clima alpino, lo vuole e lo risana per mezzo dell’opera, potente di Colei che da SOLA ha vinto tutte le eresie, e, con l'aiuto di Lei, la riforma democratica e fraterna si sviluppa e porta i Fratelli Conversi ad un posto di primo piano.

La carità vince la sua grande battaglia i «Fratelli Conversi» rivestono cariche che sinora eran riservate ai Padri, tanto che i vecchi, a Grodno, mormoravano tra se: «S'è mai visto dei fratelli conversi aver delle cariche così importanti? Questo è il mondo a rovescio»!

Era vero: il rinnovamento appariva in tutto il suo splendore: la democrazia che la Chiesa va inculcando contro gli abusi della tirannia viene ora vissuta dai suoi figli migliori, e nella nuova civiltà del lavoro i Frati, all'avanguardia in mirabile parità, sentono il dolce ritornello: «Frati operai in un mondo operaio».

Tutti, cioè, uguali nella dignità del lavoro e nella carità di Dio in nome dell'Immacolata!

Padre Bonaventura Raschi