" L'IMMACOLATA E IL SUO CUORE " – AGOSTO 1950

LUMINOSITA' DI MISTERI

Quando l’Angelo Gabriele venne ad annunziare, che Dio scendeva in terra ed eleggeva il segreto Tabernacolo del Cuore di Maria, nessuno lo seppe e nessuno s'era preparato a sa­perlo al di fuori di qualche privilegiato e giusto ignoto al pari dell’avvenimento stesso.

Le sibille non formano una storia verace e tantomeno un' aspettativa d'amore per Colui che è l'Amore.

La «Passione» agita le acque del mistero e comincia una pubblicità apparentemente efficace; ma in sostanza non è che uno strano fermento di odio, di sangue e di terrore.

Nessuno riesce ad affermare che Dio è venuto sulla terra e che vi ha consumato la più indicibile delle tragedie. Gli Apostoli sono fuggiti e nascosti; c'è un solo uomo deciso: San Giovanni, seguito, più tardi, da Giuseppe d'Arimatea, le pie donne e la Madonna; ma tutto ha l'aria di una immensa disgrazia, e basta.

Dopo tre giorni sorge l'alba degli allarmi divini perché Dio s'è rivelato con la Risurrezione che pian piano scava nel cuore dei discepoli la strada della fiducia e dell'attesa.

I contatti del Risorto e Vittorioso si intensificano in numero e in intimità. Con ciò la luce aumenta.

Il Vittorioso sale al Cielo e la Verità si fa grande, tanto grande che sfugge alle considerazioni umane più acute e profonde.

La Pentecoste perfeziona e stabilisce un altro mistero: Dio in noi! E con ciò a chi si dona, e in misura della donazione, concede di essere nella grazia e nella verità che apre tutti i misteri e inonda di gioia e di fecondità eterna tutta la vita. Niente v'è di più chiaro e di più consolante per coloro che vivono Dio, dei misteri della religione.

La Madonna, in forza del Dio che porta in Sé è chiamata Sede della Sapienza, in Lei i misteri della Redenzione si sono tradotti in vita.

L'uomo non ha che da affidarsi a questa grande e Divina Maestra per arrivare a possedere la Sapienza.

I misteri della fede s'illumineranno di una luce vitale che creerà ­certamente la certezza, l'amore e la pace.

I misteri sono luce, e proprio perché sono insondabili, per questo sono inesauribili ed eterni. il mistero soprannaturale non è che una strada infinita di luce, camminando attraverso alla quale l'anima discopre l'eterna bellezza di Dio che non si esaurisce e che è impossibile comprendere tutt'insieme perché siamo infinitamente limitati e Lui è infinitamente grande.

Per mano alla Madonna, col Dio inabitante in noi si va all'eterna Città dei Santi.

Questa è la gara da correre e da vincere; il lavoro della vera devozione a Maria non è che un allenamento ed una graduale realizzazione di ciò.

Avanti, con Maria, alla conquista del Cielo!

Padre Raschi Bonaventura