" L'IMMACOLATA E IL SUO CUORE " – 11 FEBBRAIO 1960

LA SANTA GROTTA

Lourdes, Massabielle, l’Immacolata, la sorgente, i miracoli, Bernadette ... una filza di nomi che sono i capisaldi della storia Mariana alla Santa Grotta.

Sono nomi simpatici e dolcissimi per il simbolo e la realtà della forza, della luce, della gioia, della salute e della salvezza che portano.

L'IMMACOLATA, modellata sul Divino Esemplare che è il Figlio Suo, forma della umanità del Verbo, per cui la Vergine diviene consanguinea di Dio, essendo di Dio vera Sposa e vera Madre, tutta pura e senza macchia, realmente «Piena di Grazia», rivela, anche all'occhio di chi La contempla, una inarrivabile ed inesauribile bellezza fisica.

Infatti, alla pari di tanta dignità e di così indefinibile grandezza morale e divina, Maria possiede, fisicamente, una bellezza che si rivelava discretamente durante la di Lei vita terrena, ma che, finalmente, nei Cieli ha potuto manifestarsi al punto di essere, dopo il Signore, la gioia e l'estasi di tutto il Paradiso.

Ripetiamo, per l'ennesima volta, che Ella è il «Capolavoro» di Dio.

Nella grotta di Massabielle, a Lourdes, apparve Lei, l’Immacolata, il Paradiso!

Gli occhi che La videro furono quelli di Bernadette Soubirous.

A pensarci bene, Santa Bernadette ha ricevuto e assorbito la luce dell’Immacolata, e, per tal motivo, s’ha la sensazione che la soavissima Pastorella sia il ritratto della Vergine, e, che, il contemplarla ci dia la gioia di avere nell’anima, un bel po' della vita e della grazia dell’Immacolata.

Bernadette è un gran nome, una grande luce ed un grande riposo.

Chi ebbe la fortuna inestimabile di vederla in estasi ebbe la gioia di conoscere una celestiale trasformazione che regala agli occhi dei devoti osservatori un raggio, sia pur velato, dell'Immacolata.

Per conto nostro, Bernadette, rappresenta un grande amore, una grande purezza, una grande luce, una dolcissima umiltà, e si rivela una grande amica delle anime assetate di Cielo.

Ad un certo punto la figura di Bernadette si inciela in una tale trascendenza da dare alle scienze il compito di filtrare il soprannaturale sino alla concezione che solo così, Dio, ci sembri degno della nostra anima, NOI perché non invocare da questa dolce sorella, Santa Bernadette, il segreto della Grazia, della virtù, della vittoria cristiana?

Ancora una volta diremo, con Sant'Alfonso, «chi prega si salva!»

Ed abbiamo il coraggio di dire che chi prega Santa Bernadette, avrà le gioie dell'Immacolata la quale con il dono della Sua Grazia deporrà nei cuori il segreto della santità.

Disponga, l’adorabile Provvidenza che la dolcissima Santa volga i suoi occhi a noi e, per la potenza angelica di quello sguardo, ci rallegri la luce dell'Immacolata Signora.

 

Padre Raschi Bonaventura