AUGURI A TUTTI

Gentili lettori,
ormai il 2013 è iniziato e mi auguro che tutti possiate ricordare l'anno appena trascorso con un po' di felicità, non considerando ovviamente la crisi economica che incalza. Alcuni penseranno che non ci sia niente da stare allegri, mi riferisco ovviamente al 2012, che alla nostra Associazione ha portato un altro punto positivo rappresentato dalla celebrazione del 25° anniversario della nascita di Padre Raschi al cielo, nel giugno passato.

Anche per il 2012 siamo riusciti a dare un nuovo motivo per non dimenticare la figura dell'amato Padre; speriamo di avergli fatto cosa gradita. Molti hanno acquistato il libro di Padre Beppino Co' e mi auguro che sia servito ad avvicinare più persone al Santuario Fonte della Misericordia. Credo comunque che la strada sia molto lunga, ma non ci demoralizziamo perché in questo lungo percorso sappiamo che non siamo totalmente soli, ma affiancati dal ricordo indimenticabile di tali figure Sante. Spero con tutto il cuore che molti di Voi si siano avvicinati di più all'associazione non soltanto con il leggere il periodico e il libro, ma anche instaurando un colloquio con il più intimo santo pensiero di amore verso il Signore e la Madonna.

Quest'anno continuiamo la nostra stupenda avventura di comunicazione e trascrizione di quanto è stato scritto e detto, non nego che le difficoltà siano sempre dietro l'angolo, ma con l'insegnamento del Padre, abbiamo capito che la Fede è talmente importante e forte che non ci fa rendere conto di quanto sia difficile la strada o, ancora meglio, se il percorso è arduo, abbiamo sempre la capacità di vivere la speranza in un futuro più roseo.

Come state tutti voi? Avrei piacere ci inviaste un po' di parole contenenti il senso di come ricordate il nostro amato Padre Raschi. Vi invito a inviarci lettere che dimostrino anche a noi quanto sia utile e vivo il ricordo; non chiediamo aiuti economici, non perché non ve ne sia bisogno, ma finché possiamo, andremo avanti, chiediamo con più fermento e decisione una maggiore attività epistolare. Quante volte ci siamo rivolti a Padre Raschi, sia da vivo sia ora che è in cielo, per gli aiuti più svariati ascoltandolo a bocca aperta, nella sua impressionante umiltà e nello stesso tempo decisione, il racconto della sua esperienza e insegnamento; perché ora non diciamo la nostra? Sicuramente ne sarebbe contento e potremo dimostrargli quanto lo ricordiamo e quanto abbiamo imparato dalle sue parole; dai prendete una penna e un pezzo di carta, chi è in età avanzata si faccia aiutare dai figli o dai nipoti e mandate la testimonianza del ricordo del Padre, esprimete ciò che è nel cuore, tiratelo fuori, non servono tante parole ma abbiano anche noi bisogno di sapere che non siamo soli.

Spero vogliate cogliere quest'umile invito che farà sentire tutti più giovani e vivi.

Un caro saluto a tutti Voi.

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